Non è facile raccontare come nasce la passione per i motori. A dire il vero, è capitato quasi per caso di imbattermi nel primo progetto e scattare delle auto d’epoca appartenenti ad un importante collezionista di cui, per ragioni di privacy, non faremo il nome in questa sede. Certamente non è come scattare un modello o una modella, ma la cura per i dettagli, molto spesso, può essere anche più maniacale.

Quando ci si avvicina a questo mondo, bisogna farlo in punta di piedi e capire quali sono i motivi che spingono una persona a collezionare auto, trattandole come veri e propri gioielli da indossare. Oggi mi sono trovato davanti a due auto, passato e presente, ammiraglie della casa automobilistica statunitense, Cadillac. Una vettura dalle dimensioni imponenti la Cadillac CT6 e la CT6 V-SPORT con un design dalle linee tese e spigolose ed un motore V8 a trazione integrale.

Lavorare con le auto, siano esse moderne o d’epoca, presenta le sue difficoltà. Bisogna saper scegliere la giusta inquadratura ed una buona luce che valorizzi colori e forme. Le location e le condizioni meteo, giocano un ruolo importante su questi progetti e bisogna essere attenti che sia tutto perfetto mentre scattiamo, per non ritrovarci a passare ore di post produzione a rimuovere sporcature o difetti di vario genere.

Adesso prendiamo in considerazione un’alta variabile. Oltre le difficoltà di cui abbiamo parlato fino ad ora, immaginiamo di dover scattare queste vetture in movimento, percorrendo strade cittadine a velocità sostenuta e cercando di tenere l’inquadratura il più possibile pulita con i mezzi in movimento ed a fuoco. Non è un impresa facile, considerando che per ottenere scatti del genere, bisonga coordinare simultaneamente via radio gli autisti che guidano le autovetture oltre a colui che l’auto su cui mi trovo a scattare.

Bisogna essere molto concentrati per fare tutto simultaneamente e gestire il setup della macchina fotografica. Chiaramente…. rigorosamente, tutto in manuale.