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Quando arriva il momento di lavorare seriamente sulla comunicazione del tuo brand, spunta sempre la stessa domanda: meglio affidarsi a un’agenzia strutturata o a un freelance?

Spoiler: non è solo una questione di budget, anche se spesso la si riduce a quello. È una questione di metodo, competenze e affidabilità. Di processi chiari, continuità nel tempo e capacità di affrontare le complessità senza improvvisare. Il punto è che molte scelte vengono fatte di fretta, spinte da un preventivo più basso o da una promessa buttata lì per conquistare il cliente. Ma ogni realtà porta con sé una struttura, oppure la totale mancanza di una struttura, e questo, nel lavoro quotidiano, fa tutta la differenza.

Perché non si tratta solo di fare dei contenuti, ma di costruire un sistema che funzioni, anche quando le cose si complicano.

01.

Una vera agenzia ti mette a disposizione competenze verticali su ogni area: strategia, ADV, social media, design, contenuti visivi, tracciamento dati.

È organizzata. Ha processi, figure dedicate e, se funziona, ti accompagna in ogni fase.

Pro:

  • Team con competenze specifiche su ogni ambito

  • Capacità di gestione di progetti strutturati o continuativi

  • Coordinamento centralizzato

Contro:

  • Meno dialogo diretto (troppi passaggi, troppi account)

  • Tempi più lunghi per risposte e modifiche

  • Costi più alti anche per task semplici

💡 Quando funziona?

Quando sei un’azienda strutturata e hai bisogno di un partner operativo su più fronti, dall’ADV alla gestione social, dal sito al contenuto. Ma serve chiarezza, altrimenti rischi di pagare per task standardizzati che non portano risultati.

02.

Un buon freelance può essere un’ottima risorsa. Il problema? Il mercato è saturo di profili che si improvvisano “esperti” dopo un corso da tre ore. O che si propongono come “agenzia” con una landing page e un’icona su Canva.

Pro (se valido):

  • Comunicazione diretta

  • Costi più accessibili

  • Flessibilità operativa

Contro (spesso):

  • Poche competenze reali (no ADV, no strategia, no funnel)

  • Nessuna garanzia sui risultati

  • Visione parziale, esecuzione standardizzata

💡 Quando funziona?

Se sai cosa ti serve e hai già una strategia interna, può andare. Ma serve esperienza per riconoscere chi sa lavorare, e chi no.

03.

Dopo oltre 25 anni di lavoro nella comunicazione, nella post-produzione e nei contenuti per media e brand, oggi propongo una soluzione che unisce il meglio dei due mondi: una struttura vera, ma con un unico referente. Senza dispersioni, senza task frammentati, senza stili incoerenti. Seguo tutto quello che normalmente viene affidato a un’agenzia, e spesso anche di più.

Acquisisco clienti già avviati o realtà che muovono i primi passi, e li accompagno con un servizio completo:

  • Analisi del progetto e definizione della strategia

  • Sviluppo della comunicazione e della creatività

  • Ideazione e produzione di spot, reel e contenuti multimediali

  • Copywriting, storytelling, grafica, design

  • Campagne Google Ads e Meta, con monitoraggio e ottimizzazione

  • Gestione ADV, funnel e contenuti organici

  • Coordinamento dell’intero processo

Il cliente non deve gestire mille fornitori o spiegare dieci volte le stesse cose. Parla con me, e dietro c’è una struttura reale che lavora in modo coeso, efficace e orientato al risultato.

Mi confronto spesso con colleghi che lavorano in agenzia. La frase che sento più spesso?

“Tu fai più di quello che facciamo noi, ma con più visione d’insieme.”
E in effetti è così. Perché il mio lavoro non è vendere ore: è far funzionare progetti.

  • L’agenzia è utile per progetti grandi, ma può diventare dispersiva

  • Il freelance va bene per lavori semplici, se è davvero competente

  • Il modello ibrido unisce metodo, concretezza e dialogo diretto
    con risultati misurabili e una visione strategica forte

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