La fotografia digitale ci permette di scattare e vedere immediatamente il frutto del lavoro che si sta facendo. Questo ci aiuta a lavorare con il sogetto ed a correggere nel caso, l’atteggiamento, cercando la perfezione nella posa.

Serena sembra essere a suo agio davanti alla macchina fotografica e in acqua, con i giochi di luce, la sua pelle, brillava. Ha saputo seguire le indicazioni che le ho dato, esprimendo al meglio i suoi punti di forza e valorizzando i suoi punti di debolezza.

La giornata è stata lunga, il cielo era velato e tirava un vento forte. Stare in acqua in quelle condizioni non è stata una cosa semplice, però abbiamo lavorato sodo fin quando la luce ce lo ha permesso ed il risultato, è il frutto dell’impegno di tutta la squadra che ci ha supportato.

Devo essere una sirena. Non ho paura della profondità e ho una gran paura della vita superficiale. (Anaïs Nin)