200 anni e non sentirli

Circa 200 anni fa, tra la primavera e l’autunno del 1819, un poeta molto famoso della zona di Recanati, compose un’opera splendida: L’Infinito.

Oggi che siamo nel pieno dell’autunno del 2019, celebriamo questo capolavoro con una dichiarazione d’amore verso la poesia e verso il genio di Giacomo Leopardi.

Un video d’animazione progettato e realizzato dalla Lightcut Film in collaborazione con la Rai e nel quale 22 grandi artisti della musica italiana hanno partecipato. prestando la loro voce, per interpretare il capolavoro del L’Infinito.

Rai e Mibact hanno voluto celebrare così, i duecento anni di questo capolavoro Leopardiano.

Un progetto ricco di prestigio

Entrare a far parte di un progetto come questo, è stato un privilegio. Sono cresciuto studiando poeti e scrittori della letteratura italiana come Giacomo Leopardi: “un vero e proprio pilastro della nostra cultura nel mondo”..

Lo spot, presentato in anteprima al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, è stato accolto con grande entusiasmo tra i consenso dei presenti e sono grato a tutti coloro che mi hanno dato questa oppostunità.

Chief of Promotion/Executive Director: Pierluigi Colantoni
Creative and Art Director: Andrea Tubili (Lightcut Film)
Animation Supervisor: Andrea Tubili
Animation: Mattia Simeoni, Linda Kelvink
Mix & Sound Design: Rino D’Anna
Musica: Universal Production Music

200 anni, l'infinito di Giacomo Leopardi. Creatività e regia Andrea Tubili

Concept

Per la realizzazione di questo progetto, si celebravano i 200 anni dalla data in cui Giacomo Leopardi scrisse la poesia L’Infinito.

I versi dell’Opera d’Arte hanno attraversato i secoli per arrivare ad oggi con la stessa forza del primo giorno. Leggendo il testo, non ho potuto fare a meno di sentire le parole scivolare sulla carta e regalare le suggestioni dei luoghi tanto cari al poeta.

E’ proprio per questo che nel progetto ho scelto di utilizzare il testo della poesia come elemento grafico peculiare.

Per dare maggiore forza al progetto, ho recuperato il manoscritto originale dal Museo di Porto Recanati, città natale di Giacomo Leopardi e digitalizzando il documento ad alta risoluzione, ho potuito isolare le parole per animarle e dare vita alla sua calligrafia.

In questo modo il segno grafico acquista forza e le forme si caricano di un enorme significato simbolico.

La macchia d’inchiostro diventa una parola, poi un albero, una foresta. I versi della lirica si compongono e attraversano lo spazio e il tempo, guidandoci in un viaggio tra i paesaggi delle colline marchigiane fin su, all’ermo colle.

La sagoma di Giacomo Leopardi ci sfila davanti, assorta ad ammirare quell’istante nel quale probabilmente, lo spettacolo che aveva davanti gli suggerì l’opera. Ad arricchire il progetto, le voci dei grandi cantanti della musica leggera italiana.